Incontro “Il coro di santa Maria Maggiore a Bergamo e il suo restauro”
martedì 7 Maggio 2024 - h. 20:30

Continua il ciclo di incontri promossi dall’Accademia Tadini con il sostegno del Circolo Amici del Tadini.
Il secondo appuntamento è previsto per martedì 7 maggio 2024 alle ore 20.30 “Il coro di santa Maria Maggiore a Bergamo e il suo restauro” con Luciano Gritti, restauratore.
Tutte le conferenze si svolgeranno presso la Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini, con ingresso da piazza Garibaldi 5.
L’ingresso e la partecipazione sono liberi.
Nell’autunno 2023 si è concluso l’importante intervento di restauro sul coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo, promosso dalla Fondazione MIA che gestisce la Basilica, sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo e condotto da Luciano Gritti con la collaborazione di Massimo Beretta, Fabio Speltoni e Roberto Bergamaschi.
Il coro destinato ai sacerdoti che officiavano la basilica e alle autorità civili è stato realizzato tra il 1524 e il 1533 attraverso un complesso iter progettuale che ha visto coinvolti un gruppo di intagliatori bergamaschi per la struttura e le parti intagliate, Lorenzo Lotto (autore principale dei cartoni delle tarsie con scene bibliche e dei relativi coperti) e l’intarsiatore Giovanni Francesco Capoferri.
Gli studi condotti da Franca Cortesi Bosco hanno fatto luce sulle vicende progettuali dell’opera grazie alla documentazione conservata presso l’Archivio della Misericordia Maggiore (ora presso la Biblioteca Civica Angelo Mai) e alla corrispondenza di Lotto, oggetto di una recente riedizione. Le ricerche di Mauro Zanchi hanno approfondito la complessità delle fonti ai quali sono ispirati i soggetti, che spaziano dalla storia sacra alla mistica ebraica, aprendo un campo d’indagine che fa di questo straordinario complesso una rappresentazione esemplare della complessità della cultura del Cinquecento.
Mancavano, a completare questo quadro, i dati che si potevano ricavare solo attraverso una conoscenza diretta delle opere quale poteva emergere solo attraverso un intervento di restauro che, anche avvalendosi di metodologie innovative (laser di ultima generazione, scansioni 3D) ha consentito di rimuovere le cause di degrado, mettendo però a disposizione nuovi elementi per una lettura dell’opera.
Da questo intervento emerge una lettura integrale dell’opera, che sarà proposta da Luciano Gritti con il supporto di immagini che documentano i procedimenti e i risultati del restauro.